Il progetto della scommessa del Blocco di ghiaccio è stato realizzato dall'Agenzia Fiera delle Utopie Concrete a Città di Castello nell'anno 2007:
Nascerà nei primi giorni di aprile in Piazza Matteotti, nel centro storico tifernate, un monumento per conoscere questa grande sconosciuta che è l’ ”Efficienza energetica”. La Commissione Europea ha annunciato di volerla aumentare del 20% entro il 2020, la Regione Umbria prevede finanziamenti consistenti nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali per “efficienza energetica e sviluppo di fonti rinnovabili”. Ma mentre tutti hanno un’idea della produzione di energia con pannelli solari, generatori eolici, biomasse, biogas o biodiesel, quando si parla di uso razionale dell’energia e del risparmio energetico poco viene in mente: spegnere la luce, abbassare il termostato e mettersi un maglione. Diciamolo subito: non si tratta di “non fare”, ma di “fare in modo diverso”. Diverso come? Sarà questo interrogativo al centro delle attività volute dalla Comunità Montana Alto Tevere Umbro, nell’ambito di “Altotevere Energia Sostenibile”, l’accordo di programma sottoscritto dagli otto comuni del comprensorio altotiberino per la promozione della fonte energetica più importante ed economicamente più conveniente: l’efficienza energetica. E come introduzione al tema nascerà questa istallazione: una casetta di pochi metri quadrati costruita secondo gli standard delle case a basso consumo energetico, che ospiterà un blocco di ghiaccio di due metri cubi, per otto settimane. Che cosa succederà al blocco? E’ questo l’oggetto della “Scommessa del blocco di ghiaccio”. Avremo modo di parlarne nei prossimi giorni, ma prima di scommettere (e ci saranno anche i premi), i cittadini dell’Alto Tevere avranno occasione di seguire la nascita di questa costruzione, che sarà realizzata con materiali e tecniche tipiche delle nostre zone. L’iniziativa, organizzata dalla Comunità Montana Alto Tevere Umbro e patrocinata dal Comune di Città di Castello, sarà coordinata dall’Agenzia Fiera delle Utopie Concrete.
Il cantiere sicuramente più insolito delle ultime settimane, dell’Italia Centrale se non di tutto il paese, è terminato il 16 aprile a Città di Castello, nell’Alta Valle del Tevere. È nata, infatti, proprio in Piazza Matteotti, la piazza centrale della città, una “casetta” di 2,5 mq, alta tre metri, con un tetto del tutto tradizionale coperto di coppi. La costruzione è chiusa ermeticamente e durante i lavori si poteva osservare lo spessore dei muri, di una trentina di centimetri. Si tratta in realtà di una muratura doppia con una intercapedine di pannelli ad alta coibentazione. Ma per fare cosa? Nei primi giorni il dibattito tra gli abitué della piazza era acceso. Alcuni ipotizzavano un posto più stabile per l’edicola vicina, altri un vespasiano. La mancanza di un qualsiasi cartello sul cantiere, non aiutava e sollecitava sospetti sull’esistenza o meno di un permesso edilizio. Ma il cartello, affisso poi il secondo giorno, non gettava molta luce sulla faccenda. “La Scommessa del blocco di ghiaccio” si legge come titolo. È questo l’oggetto del discutere e l’appuntamento era per lunedì 16 aprile, quando nel pomeriggio la “casetta” è stata portata alla sua destinazione: ospiterà per sette settimane un blocco di ghiaccio di due metri cubi, un immenso blocco di ghiaccio. Ma perché? Per portare un esempio concreto di efficienza energetica a dimostrazione di come un buon isolamento termico riesca a garantire un risparmio energetico e a mantenere il caldo o il freddo. In questo caso il freddo. E chi paga? L’iniziativa è sostenuta da un gruppo di partners e sponsor, convinti che l’argomento dell’efficienza energetica sia la strada principale per ridurre la domanda di energia e combattere i cambiamenti climatici. Ma al contempo il tema ha il fascino dell’archeologia etrusca. Occorrono provocazioni, come quella di costruire una casetta in piazza, per stimolare l’interesse per un tema tanto importante quanto poco noto e attraente: l’efficienza energetica come fonte energetica più importante in assoluto. Di efficienza energetica ne parla l’Unione Europea, indicando l’obiettivo di aumentarla del 20% entro il 2020, ne parla la Finanziaria 2007, prevedendo la detraibilità dalle tasse in tre anni, del 55% dei costi sostenuti nelle ristrutturazioni edilizie in chiave energetica, ma le idee della cittadinanza in proposito rimangono vaghe e le immagini sfocate. Sarà la lotta per la sopravvivenza del blocco di ghiaccio, che gli organizzatori dell’installazione - la Fiera delle Utopie Concrete e la Comunità Montana Alto Tevere, con il patrocinio del Comune di Città di Castello -, vogliono utilizzare nelle prossime settimane per parlare di “trasmittanza termica” e “certificazione energetica”. “L’idea non è stata la nostra” spiega il coordinatore della Fiera delle Utopie Concrete, Karl-Ludwig Schibel, “Infatti, la Climate Alliance sta organizzando una campagna sull’efficienza energetica a livello europeo, a cui Città di Castello ha aderito. Ma in Italia è la prima esperienza di questo tipo”. A differenza delle altre installazioni fatte già in Germania e in Austria, che vedevano inserire il blocco di ghiaccio semplicemente in un ampio involucro di materiale coibente, l’installazione creata a Città di Castello, che ospiterà il blocco, è una “casetta” costruita secondo gli standard delle case a basso consumo energetico, con materiali del luogo, forniti da ditte locali. Quale percentuale di ghiaccio rimarrà? E’ questo l’oggetto della scommessa, aperta a tutti i cittadini, che potranno scommettere fino al 31 maggio. Lunedì pomeriggio il blocco di ghiaccio è stato inserito nella casa, è stato montato il tetto, e resterà chiuso fino al 5 giugno. Solo allora, al momento dell’apertura, sapremo chi ha indovinato. E come una scommessa in piena regola ci saranno anche i premi per i vincitori, in sintonia con lo spirito dell’iniziativa, come per esempio, un frigorifero di classe A+, una bicicletta o una visita a una gelateria del posto.
www.repubblica.it/2006/12/gallerie/ambiente/blocco-ghiaccio/blocco-ghiaccio.html
In occasione della giornata mondiale per l’ambiente, che le Nazioni Unite hanno messo quest’anno sotto il titolo “Il ghiaccio che si scioglie – un tema caldo?”, a Città di Castello si è conclusa la “Scommessa del blocco di ghiaccio”. L’azione spettacolare, proposta dalla rete europea Alleanza per il Clima a favore dell’efficienza energetica ha visto la sua prima realizzazione in assoluto in Italia nella Piazza Centrale del capoluogo dell’Altotevere. La spettacolare demolizione della casetta del blocco di ghiaccio costruita secondo i criteri delle case a basso consumo energetico è avvenuta nell’ambito del convegno “Costruire una casa comune dell’Energia Sostenibile nell’Altotevere”, presso il Circolo degli Illuminati a Palazzo Bufalini, coordinato dal Presidente della Comunità Montana, Mauro Severini. I lavori si sono aperti con i saluti del Sindaco di Città di Castello, Fernanda Cecchini e dell’Assessore all’Ambiente della Provincia di Perugia, Sauro Cristofani. Il Prof. Gianni Bidini dell’Università di Perugia ha presentato i primi risultati della seconda parte del Piano Energetico Comprensoriale Altotiberino “Efficienza energetica, Realizzare il potenziale”, mentre il Presidente dell’Agenzia Energetica della Provincia di Perugia, Cesare Migliozzi ha parlato de “La Regione Umbria e le sue municipalità per l’efficienza ed il risparmio energetico in pubblici edifici”. Edoardo Zanchini, Responsabile nazionale per l’Energia di Legambiente ha sottolineato la necessità di incentivare la sostenibilità energetica territoriale, mentre Pierluigi Manna, del Servizio Energia della Regione Umbria ha illustrato lo stato di attuazione e le prospettive del Piano energetico regionale.
Il convegno ha visto il contributo del mondo imprenditoriale che ha illustrato le attività svolte e i progetti in atto, fondamentali per il processo di costruzione di uno sviluppo territoriale coordinato verso un sistema energetico sostenibile. Il consumo di energia più elevato è prodotto dagli edifici, che consumano il 40% di tutta l’energia prodotta. Da qui l’importanza di promuovere le competenze per una nuova cultura del costruire, oggetto dell’intervento di Maria Pia Nicolussi di 2E – Efficienza Energetica, mentre Giuseppe Ponti, Direttore Generale di Castello Group ha illustrato i progetti e le prospettive in atto per la creazione di un’energia sostenibile in Altotevere, proponendo un’azione in sinergia e dal basso, che non attenda soltanto i finanziamenti pubblici. I lavori sono stati conclusi dal Coordinatore dell’Agenzia Fiera delle Utopie Concrete Karl-Ludwig Schibel che ha proposto la necessità, di fronte a tante iniziative e attività nell’Altotevere, di un’identità comune, riconoscibile all’esterno, riconducibile a un progetto comune “Altotevere Energia Sostenibile”, l’esperienza frutto dell’accordo di programma promosso dalla Comunità Montana Alto Tevere Umbro e sottoscritto dagli otto comuni del comprensorio altotiberino.
A metà mattinata in piazza Matteotti, piazza centrale della città, un folto pubblico di cittadini ha assistito alla demolizione della casetta, costruita una cinquantina di giorni fa, che ha ospitato per sette settimane un blocco di ghiaccio di inizialmente due metri cubi. Quanto ghiaccio sarà rimasto? Ma ci sarà rimasto? Queste le domande che si facevano i presenti, mentre le pareti della casetta, pezzo dopo pezzo, cadevano sotto i colpi della ruspa. E tra sorpresa e stupore, soddisfazione e meraviglia il blocco di ghiaccio si è mostrato ai presenti, quasi intatto. La percentuale rimasta? Il 74,5%. Complimenti ai vincitori dunque.
Saranno resi pubblici i nomi dei vincitori dei premi domani, mercoledì 6 giugno.
Vincitori premi "Scommessa del blocco di ghiaccio"
1° premio: FRIGORIFERO CLASSE A+
FALLERI STEFANO
2° premio: CITY BIKE UOMO O DONNA O MOUNTAIN BIKE PER RAGAZZI
EDOARDI EDOARDO
3° premio: BORSA TERMICA
RUSSO GIUSEPPE
4° / 10° premio: UNA BOTTIGLIA DI "EISWEIN"
VITALANI GIUSEPPE
KIYM OLMA
QUERCI MAURIZIO
MARINELLI MARINELLA
SEBASTIANI SCILLA
MEARELLI SERENA
PANNACCI A. MARIA
11° / 25° premio: BUONO ACQUISTO DI € 10,00 IN GELATERIA
CAMPI GIOSUE' LORENZO
CIRIBILLI MATTEO
MANCINI MAURO
MINCIOTTI MARTA
BETTARELLI MICHELE
CASI FRANCESCO
DINI MATTEO
BEVICINI CARLO
BETTINGTON COURTNEY
CASELLI FRANCESCA
MARIOTTI PAOLA
PEUGNET ALEJANDRO
MANNILLI MANUELA
ZACCARIA MICHELE
CONTI MARCO
Sotto gli occhi increduli di qualche centinaio di spettatori è emerso dopo la “caduta del muro” il 5 giugno in Piazza Matteotti a Città di Castello - per precisare la caduta del muro frontale della casetta cha ha ospitato il blocco di ghiaccio – l’immenso blocco quasi intatto. Il 16 aprile due tonnellate di ghiaccio erano stati abbassati da una gru in questo involucro costruito secondo i criteri delle case a basso consumo energetico nella città capoluogo dell’Alta Valle del Tevere. Nella primavera più calda dell’Italia Centrale da duecento anni, con temperature di 2,3 gradi sopra la media secondo il CNR di Bologna, il ghiaccio è stato esposto per 51 giorni a temperature esterne spesso oltre 30 gradi. “E’ venuta qualche preoccupazione anche a noi”, commenta Maria Guerrieri dell’Alleanza per il Clima Italia sull’azione promossa dal coordinamento di questa rete europea, “se alla fine non sarebbero stati i molti scettici ad avere ragione”. “La scommessa del blocco di ghiaccio è stata vinta”, commenta il sindaco di Città di Castello, Fernanda Cecchini, fin dall’inizio sostenitore convinta dell’azione, “e non solo perché il sistema di coibentazione ha dato dei risultati convincenti, preservando il 70% del materiale introdotto; ma soprattutto perché è riuscita a sensibilizzare l’opinione pubblica alle tematiche del risparmio energetico, spesso confinate tra gli addetti ai lavori.”
La casetta è stata resa possibile da un grande gruppo di partners: Comunità Montana e Comune di Città di Castello, Regione Umbria e Provincia di Perugia, entrambi membri dell’Alleanza per il Clima, Camera di Commercio di Perugia, Castello Group e 2E Efficienza Energetica. Le ditte Giorni Aldo ed EDIL 94 e ancora Sunerg, Collegio dei Geometri delle Provincia di Perugia, Polyprefabricati, Campi Legnami, Sogepu e Ghiaccio Express.
Lo Studio associato Pagliaccia che ha diretto i lavori ha insistito di costruire una vera e propria casa con materiali convenzionali, mattoni, materiali isolanti, forati, intonacato all’interno e esterno - insomma come si potrebbe e dal 2010 in poi come si dovrebbe costruire secondo la legge. I commenti ironici su possibili usi successivi di questa istallazione nella piazza centrale del centro storico erano inevitabili. Infatti c’è voluta una ampia mezz’ora per abbattere il muro frontale. Secondo il risultato ufficiale è rimasto il 74,5% del blocco di ghiaccio e fra i 270 partecipanti che hanno presentato la loro scommessa in forma scritta, la giuria ha premiato i felici 25 vincitori con il primo che riceverà un frigorifero di classe A+ e l’ultimo una visita in una nota gelateria del centro.
L’Alleanza per il Clima Italia ha accompagnato l’istallazione durante le cinque settimane con una serie di iniziative, che hanno trovato la loro conclusione nella conferenza “Costruire una casa comune dell’Energia Sostenibile nell’Altotevere” il 5 giugno, giornata mondiale dell’ambiente. L’assemblea annuale dell’Alleanza per il Clima Sudtirolo è stata l’occasione per la partenza a Bolzano della seconda scommessa del blocco di ghiaccio in Italia. Sono stati infatti istallati due blocchi, di ognuno un metro cubo, in Piazza Walter, uno senza protezione e l’altro in un involucro corrispondente allo standard della “CasaClima Oro”. La scommessa si svolge sotto il patrocinio del comune di Bolzano e viene organizzata dall’Agenzia CasaClima in collaborazione con il Dipartimento per l’ambiente della Provincia Autonoma di Bolzano. La CasaCllima Oro sarà aperta a distanza di quattro settimane, il 5 luglio, e possiamo essere ottimisti che eguaglierà i risultati di Città di Castello.